Chirurgia plastica del mento: meglio il filler o la protesi?

Chirurgia plastica del mento: meglio il filler o le protesi?

Vorresti che il tuo mento e la tua mascella fossero diversi? Sappi che non sei solo: secondo le recenti statistiche dell’American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), le procedure di aumento del mento hanno visto un incremento del 20% solo nel 2018. Per rimodellare il mento i chirurghi utilizzano non solo protesi e impianti permanenti, ma anche filler e riempitivi che possono dare un ottimo risultato senza dover ricorrere al bisturi. Quindi oggi vogliamo fare una fotografia delle procedure di chirurgia plastica del mento, per capire come funzionano e chi può sottoporvisi.

Mentoplastica additiva

Per i pazienti con notevole perdita di volume e lassità cutanea, e per quelli che hanno un mento sfuggente la protesi al mento in silicone può essere la scelta migliore e la procedura può durare circa un’ora.

Durante la prima visita vengono scattate delle foto che verranno poi ridimensionate con un sistema in 3D per vedere come apparirebbe il viso del paziente con impianti di diverse dimensioni e capire quale sia la protesi più adatta allo scopo.

  • Come funziona la mentoplastica additiva?

Viene praticata una piccola incisione nella piega sotto il mento che è praticamente invisibile. Si inserisce la protesi e poi si appongono punti di sutura che verranno tolti dopo una settimana.

Leggi anche in cosa consiste l’intervento di rimozione delle bole di Bichat

Filler riempitivo mento

Per i pazienti che desiderano un mento più definito senza chirurgia o tempi di inattività, il filler è la scelta più indicata. Viene, infatti, richiesto soprattutto da chi non è sicuro di volersi impegnare con una protesi permanente oppure per chi ha bisogno di un aumento minimo. Inoltre il filler non richiede tempi di inattività e si possono riprendere le proprie attività quotidiane.

Il filler è generalmente a base di acido ialuronico: si inserisce una cannula smussata o un piccolo ago che permette di migliorare il mento riempiendo zone vuote.

Mentoplastica riduttiva

In questo caso si interviene su persone che hanno un mento troppo pronunciato e sporgente, che non si armonizza bene al resto del viso. L’intervento prevede un’incisione all’interno della bocca attraverso la quale viene fatta un’asportazione di un pezzo di osso del mento. Al termine della procedura non ci sono cicatrici evidenti. Come ci spiegano i chirurghi plastici del network LaCLINIC, che ha sedi in tutta Italia e chirurghi specializzati nelle singole procedure di chirurgia estetica, in alcuni casi non è necessario procedere con l’asportazione dell’osso, ma è sufficiente limarlo o scolpendolo.

Fonti