Come ridurre le cicatrici della mastoplastica additiva

Cicatrici della mastoplastica

Come qualsiasi intervento chirurgico anche la mastoplastica additiva lascia delle cicatrici che possono essere più o meno estese e visibili a seconda della tecnica utilizzata per accedere al fine di inserire la protesi. Naturalmente qualsiasi donna abbia scelto di sottoporsi ad un intervento di aumento del seno è preoccupata che il risultato finale possa essere compromesso dalla presenza di evidenti cicatrici, ma esistono alcuni modi per ridurre l’impatto visivo delle cicatrici della mastoplastica.

Cicatrici della mastoplastica additiva

Durante l’intervento di aumento del seno le incisioni fatte dal chirurgo possono essere ubicate:

  • lungo il cavo ascellare;
  • nel solco sottomammario;
  •  intorno all’areola.

La visibilità e l’estensione delle cicatrici dipende molto dal luogo dove è stata effettuata l’incisione.

Cicatrice periareolare

Nel caso di cicatrice areolare, come detto, l’incisione andrà a trovarsi lungo il perimetro dell’areola mammaria. La tasca anatomica all’interno della quale verrà inserita la protesi verrà, in questo modo, creata facilmente sia in sede retroghiandolare, che retromuscolare, che parzialmente retromuscolare.

In genere, naturalmente, le cicatrici che vanno a trovarsi intorno all’areola sono quelle meno visibili e quindi esteticamente poco rilevanti: sono lunghe circa quattro centimetri e vanno a collocarsi nella parte inferiore dell’areola, tra il capezzolo e il bordo dell’areola, dove la pelle cambia colore e quindi con il tempo si uniformano fino ad essere quasi invisibili.

Cicatrici sottomammarie mastoplastica additiva

L’incisione sottomammaria consente al chirurgo di avere una buona visibilità del campo operatorio, una circostanza che lo favorisce certamente durante l’intervento e permette di avere pieno accesso sia alla zona sottoghiandolare che sottomuscolare per creare le tasche per le protesi. L’incisione è orizzontale e la cicatrice andrà a posizionarsi sotto la piega mammaria.

Una cicatrice sottomammaria potrebbero essere più visibile nelle donne con seni piccoli o in quelle che hanno una piega sottomammaria poco definita; al contrario un seno più grande nasconderà facilmente la cicatrice che resterà comunque visibile quando si sta in posizione orizzontale.

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Cicatrici della mastoplastica, rimedi

Anche se le cicatrici dopo l’intervento vanno messe in conto ed è irrealistico pensare di non averne, possiamo comunque seguire importanti accorgimenti per ridurre il rischio:

  • Scegli un chirurgo estetico esperto: l’abilità tecnica e l’esperienza del chirurgo estetico possono fare la differenza sia nel risultato che nella qualità delle cicatrici.
  • Discuti le varie opzioni: dopo aver scelto il chirurgo estetico, il passo successivo è pianificare le opzioni tecniche per l’intervento anche al fine di minimizzare il rischio di cicatrici visibili. L’incisione migliore dipende dall’anatomia naturale e dagli obiettivi finali.
  • Evita l’assunzione di aspirina, ibuprofene e altri farmaci e supplementi che possono fluidificare il sangue.
  • Smetti di fumare almeno quattro settimane prima dell’intervento e almeno per due settimane dopo la mastoplastica: la nicotina rallenta il processo di guarigione e cicatrizzazione.
  • Bevi molti liquidi e segui una dieta sana piena di frutta fresca, verdura e cereali integrali.
  • Stai lontana dal sole e indossa la protezione solare con regolarità.
  • Segui le indicazioni del chirurgo plastico relative all’attività fisica. Anticipare troppo i tempi di recupero può causare complicazioni post intervento e peggiorare le cicatrici.

Eliminare le cicatrici della mastoplastica

Se le cicatrici sono evidenti ed eccessivamente visibili dopo molti mesi dall’intervento può essere utile rivolgersi ad un chirurgo plastico che potrà proporre alcuni trattamenti per schiarire i segni o eliminarli. Le opzioni sono di tipo chirurgico o meno invasive, come la dermopigmentazione o la laser.

Cicatrici della mastopessi

Il lifting del seno è l’intervento indicato per chi ha mammelle cascanti o molto rilassate (ptosiche). In genere la mastopessi viene scelta quando le mammelle hanno un volume ottimale ma a seguito di importanti cali di peso o dopo gravidanza e allattamento (o anche a causa del naturale processo di invecchiamento) sono ormai troppo scese e rilassate.

Le cicatrici della mastopessi sono più estese di quelle risultanti dalla mastoplastica additiva, anche se esistono oggigiorno tecniche chirurgiche innovative che consentono di evitare le classiche incisioni, come la Scarless.

Crema seno dopo la mastoplastica

Il chirurgo vi dirà precisamente cosa fare e non fare nel post operatorio della mastoplastica e come avere cura delle zone di incisione e delle future cicatrici. In genere dopo circa tre mesi dalla mastoplastica viene prescritta una crema per le cicatrici del seno che va applicata almeno due volte al giorno per qualche mese al fine di evitare la comparsa di cicatrici ipertrofiche o cheloidi.

Olio di vitamina E, Mederma o fogli di silicone sono prodotti topici che possono aiutare ad ammorbidire le cicatrici e ridurne l’aspetto. È fondamentale attendere che l’incisione sia guarita prima di tentare di applicare questi unguenti topici.

Tra le creme maggiormente utilizzate ed efficaci vi segnaliamo:

  • Dermatix: una pomata a base di gel di silicone che crea una sorta di film sulla cicatrice, proteggendola e rendendola morbida e appiattita;
  • Mederma: va applicata 4 volte al giorno, che ha una formula a base di gel proattivo che contiene una speciale associazione dei principi attivi Cepalin, allantoina e Aloe Vera;
  • Vicutix: una crema in gel di silicone al 100% (dimeticone).

Fonti

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