Quali grassi mangiare: differenza tra saturi e insaturi

Quali grassi mangiare

I grassi sono macronutrienti importanti e ne esistono di diversi tipi, alcuni più sani di altri ed altri da evitare. Prima di cominciare a fare una distinzione tra i vari tipi e quali grassi mangiare, è bene sapere che il grasso è essenziale per diverse funzioni corporee: è una fonte di energia, protegge lo scheletro e i nervi e aiuta altri nutrienti a fare il loro lavoro.

Grassi saturi e grassi insaturi

Tuttavia, non tutti i grassi alimentari sono ugualmente positivi per la salute:

  • I grassi saturi e trans-saturi possono aumentare i livelli di colesterolo e aumentare il rischio di alcune malattie;
    I grassi insaturi (distinti a loro volta tra monoinsaturi o polinsaturi) sono buoni per la salute.

Cibi grassi da evitare

  • Carni, latticini, snack e prodotti da forno contengono grassi saturi e trans.
  • Alcune fonti alimentari di grassi insaturi – salutari – includono noci, oli, semi e avocado.

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Grassi buoni quali sono

Adesso vediamo nel dettaglio cinque tipi di grassi per capire anche quali grassi mangiare:

  1. Grassi monoinsaturi: presenti in mandorle, avocado, nocciole, semi di sesamo, burro di mandorle e olio d’oliva. Questi grassi sono antinfiammatori e rallentano il processo di invecchiamento.
  2. Acidi grassi omega-3: presenti in pesci d’acqua fredda catturati in natura come salmone, manzo nutrito con erba, noci, chia e semi di lino. Questi grassi sono davvero positivi per la bellezza della pelle e la salute del cuore.
  3. Omega-6: se assunti in quantità limitate non sono dannosi.
  4. Grassi trans-saturi: presente negli alimenti a rapida preparazione, carni processate , fritti, nei prodotti da forno fabbricati in fabbrica e nella glassa commerciale. Vanno evitati il più possibile perché sono collegati ad aumento di peso, incremento del rischio di ipercolesterolemia e diabete, e di conseguenza di malattie vascolari (aterosclerosi e ictus), nonché a patologie come il morbo di Alzheimer.
  5. Grassi saturi: svolgono un’azione pro-infiammatoria quindi andrebbero limitati anche se nuovi studi sembrano suggerire che non sarebbero così dannosi come si pensava. Nell’ambito di un regime alimentare povero di carboidrati e omega-3 i grassi saturi potrebbero non contribuire in modo significativo alle malattie cardiache.

Quali sono i grassi che fanno male?

Come dicevamo i grassi trans-saturi sono da evitare e limitare il più possibile. Possono aumentare l’infiammazione in diversi distretti dell’organismo e favorire l’insorgenza di numerose patologie, a partire da quelle cardiovascolari. Addirittura l’Organizzazione Mondiale della Sanità mira ad eliminarli completamente sostituendoli con altri più benefici. Come spiega Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e membro della supervisione scientifica della Fondazione Umberto Veronesi

Il rischio complessivo di malattia cardiovascolare aumenta significativamente in relazione a un elevato consumo di acidi grassi trans. Per questo motivo il consiglio è quello di consumarne il meno possibile e di praticare attività fisica, che contribuisce a regolare l’equilibrio tra i grassi

Fonti

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